Giuria Giovani

Giuria tecnica del Premio Chiara Giovani 2024

 

  • Mario CalabresiMario Calabresi (presidente)
        

     
    Milano, 1970. Figlio del commissario Luigi Calabresi, è giornalista ed è stato direttore de «La Stampa» e «La Repubblica». È autore di Spingendo la notte più in là (Mondadori, 2007), libro dedicato alle vittime del terrorismo. Nel 2002 – insieme a Francesca Senette e Andrea Galdi – è stato insignito del premio Angelo Rizzoli per il giornalismo, e nel 2003 riceve il premio intitolato a Carlo Casalegno. Nel maggio 2011 esce il suo Cosa tiene accese le stelle (Mondadori), antologia di scritti sulle conversazioni avute con italiani “eccellenti”. Tra le pubblicazioni Mondadori ricordiamo: La fortuna non esiste (2009), Cosa tiene accese le stelle (2011), Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa (2015) e La mattina dopo (2019). Ha vinto il Premio Chiara 2023 con Una volta sola, Mondadori.

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  • Michele AiroldiMichele Airoldi
     

     
    Nato a Verbania nel 1959. Ha al suo attivo studi classici, un’esperienza di due anni di volontariato in Africa, laurea in Lettere all’Università Cattolica di Milano. Insegna Italiano e Latino al Liceo Cavalieri di Verbani. Nell’ambito della scuola e della vita culturale locale si è impegnato in attività e progetti di promozione della lettura, attenzione ai diritti umani, sensibilizzazione su temi ambientali. Ha presieduto l’Associazione Culturale LetterAltura, che annualmente organizza Lago Maggiore LetterAltura, Festival di montagna, viaggio e avventura.

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  • Andrea BianchettiAndrea Bianchetti
     

     
    Milano, 1984. Vive a Bellinzona, dove lavora come insegnante e come recensore per Rete Due (RSI). È laureato in letteratura tedesca presso l’Università Cattolica di Milano e in letteratura italiana presso l’Istituto di Studi Italiani di Lugano. Nel 2007 ha pubblicato la raccolta poetica Sparami amore di cera (Alla Chiara Fonte editore). Nel 2012 esce, sempre per Alla Chiara Fonte editore, Estreme visioni di bianco. Nel 2013 pubblica (Locarno, Ana ed.) il poemetto in tre tempi Carneficine, portato a teatro da Opera retablO. Nel 2015 vince una borsa letteraria pro-helvetia per il suo nuovo progetto intitolato Gratosoglio, pubblicato nel 2019 dalle edizioni Sottoscala.

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  • Cristina BoracchiCristina Boracchi
     

     
    Laureata in filosofia e scienze politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in storia all’Università Statale di Milano, è docente di storia e filosofia nelle scuole superiori: attualmente dirige l’Istituto di Istruzione Secondaria “Daniele Crespi” di Busto Arsizio (VA). Inoltre è saggista d’argomento filosofico e cinematografico, fondatrice del festival culturale gallaratese Filosofarti. Tiene regolarmente corsi master sul management della scuola ed è da sempre attiva nel volontariato in vari settori sociali.

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  • Davide CircelloDavide Circello
     
    Lugano, 1984, vive e lavora nella città natale. Laureato a Pavia in filologia e storia, ha conseguito un master in letteratura e civiltà italiana presso l’USI di Lugano, specializzandosi sulla poesia del secondo Novecento. Insegna letteratura italiana al Liceo Cantonale di Lugano 3.
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  • Salvatore ConsoloSalvatore Consolo
     
    Dirigente scolastico con una lunga esperienza di docente di materie letterarie, latino e greco in vari istituti di istruzione secondaria di secondo grado della città di Varese; è stato dirigente scolastico del Liceo Classico Statale “Ernesto Cairoli” di Varese, dopodiché è divenuto ispettore presso l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.
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  • alessandro guglielmiAlessandro Guglielmi
     
    Nato nel 1997, laureato in Scienze e tecniche della comunicazione all’Università dell’Insubria, collabora con VareseNews dal 2018. Si occupa di cronaca, di università, ma soprattutto racconta quel territorio fatto di boschi, piccoli borghi e costellato dai laghi che chiama casa. Fin da piccolo ha sempre avuto un gran voglia di imparare, nello studio, nel mio lavoro e in ognuna delle sue passioni. Convinto che ogni persona abbia qualcosa da insegnare, resta sempre aperto all’ascolto, pronto a cogliere lo straordinario anche nei piccoli gesti di tutti i giorni.
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