Evento
Amalia Ercoli Finzi – Comete, Luna e poi…
Programma
Il Premio Chiara si onora di ospitare una delle personalità più importanti al mondo nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali, consulente scientifica della NASA, dell’ASI e dell’ESA. L’Europa ha dato prova delle sue grandi capacità in merito alla realizzazione di missioni spaziali con il successo della Missione Rosetta, che é atterrata su una cometa. E’ questo il punto di partenza per il prossimo futuro che prevede il programma lunare Artemis. Un futuro ricco di promesse e, si spera, di successi.
“Oggi stiamo assistendo a una nuova conquista dello spazio, che non è solo quello che ci sveleranno le prossime missioni spaziali. Oggi le ragazze si preparano alla conquista dello spazio che tradizionalmente è stato appannaggio unicamente maschile, quale la tecnologia, la politica, la comunicazione. Per affermarsi in questi settori serviranno Stima di sé, Preparazione, Ambizione, capacità di Collaborare, tre Elementi essenziali e un vivo Spirito d’iniziativa. Ma più di tutto, nonostante spesso si senta dire che ‘non è cosa per le ragazze’, servirà ricordare a voi stesse che siete capaci e che, se determinate, potete ottenere tutto ciò che volete.”
Protagonista
Amalia Ercoli Finzi, è una delle personalità più importanti al mondo nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali; è stata la prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia. Professoressa onoraria al Politecnico di Milano, consulente scientifica della NASA, dell’ASI e dell’ESA, è stata Principal Investigator responsabile dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta. Continua a collaborare con il Politecnico di Milano anche dopo il ritiro dall’insegnamento, realizzando studi sulla possibilità di atterraggio di un equipaggio umano su Marte e di realizzazione di un orto botanico sulla Luna. È delegata italiana a Horizon 2020, il programma dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione. Nel 2024 è stata tra i “competenti” di “Splendida Cornice”, trasmissione di Rai 3 condotta da Geppi Cucciari.