Evento

Premio Chiara alla Carriera 2016 a Lina Wertmüller
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Programma
Cerimonia di conferimento del Premio Chiara alla Carriera 2016 alla grande regista Lina Wertmüller, cui il riconoscimento viene assegnato con la seguente motivazione:
“Per aver ricoperto a teatro, in televisione e al cinema, ruoli di primissimo piano, come autrice di testi e film sempre moderni e irriverenti. Una lunghissima carriera cominciata al fianco di Federico Fellini, prima regista donna a ricevere la nomination all’Oscar.”
L’evento sarà presentato da Claudia Donadoni, con la partecipazione di Paolo Mereghetti e Mauro Gervasini in veste di intervistatori.
La manifestazione includerà la proiezione del docu-film Dietro gli occhiali bianchi di Valerio Ruiz, il racconto di un viaggio nella vita e nella carriera di Lina Wertmüller, presentato in concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2015. Dalle immagini inedite girate a Cinecittà con Federico Fellini, il documentario ripercorre i luoghi dei suoi film più celebri, per scoprire l’universo artistico e umano di una donna che, sempre fedele alla sua vena ironica e grottesca, ha lasciato il segno in ogni ramo dello spettacolo in cui ha lavorato. Ad accompagnare il viaggio, numerose interviste esclusive agli artisti testimoni di una carriera intensa, in continua evoluzione: tra i quali Giancarlo Giannini, Marina Cicogna, Sophia Loren e molti talenti stranieri come Harvey Keitel, Martin Scorsese e il critico cinematografico John Simon. Il film contiene una lunga serie d’inediti: video, immagini e canzoni scritte dalla stessa Wertmüller.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti in sala. Si consiglia di arrivare con 20 minuti d’anticipo.
Protagonisti
Lina Wertmüller si è formata all’Accademia Teatrale diretta da Pietro Scharoff. Collabora con registi teatrali come Guido Salvini, Giorgio De Lullo e Garinei & Giovannini. Lavora sia per la radio che per la televisione, regista e autrice di Canzonissima e autrice di Studio Uno. Nel 1963 approda al cinema come aiuto regista di Federico Fellini sul set di 8 e 1/2. Lo stesso anno segna il suo esordio con I basilischi, film che scrive e dirige, doppiando anche otto personaggi secondari. La pellicola viene premiata ai Festival di Locarno, Vienna, Londra e Taormina. Realizza con la RAI Il giornalino di Gianburrasca (1964), primo musical-comedy televisivo. Questa volta parliamo di uomini (1965) è il suo secondo film, interpretato da Nino Manfredi, che vince la Maschera d’Argento. Firmandosi con lo pseudonimo George H. Brown dirige le commedie musicali, prodotte dalla Titanus, Rita la zanzara e Non stuzzicate la zanzara, con Rita Pavone, Giancarlo Giannini, Giulietta Masina, Turi Ferro, Paolo Panelli e Bice Valori. Dirige il western The Bell Star Story – Il mio corpo per un poker (1967), con Elsa Martinelli. Con Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972) e Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974) inaugura la stagione d’oro della sua carriera. Utilizza ambientazioni originali e curate, soprattutto da quando si avvale della collaborazione di Enrico Job, geniale artista, scenografo e costumista, dando vita a un sodalizio professionale e familiare, durato oltre quarant’anni. Con Pasqualino Settebellezze (1975) raggiunge il successo internazionale, conquistando il mercato americano e ottenendo 4 nomination ai Premi Oscar. Negli anni ‘80 realizza film con interpreti internazionali. A teatro esordisce con la commedia 2 + 2 non fa più 4 (1968) con la regia del suo amico Franco Zeffirelli, per poi passare a dirigere lei stessa i suoi testi o adattamenti. Nel 1986 debutta anche nella lirica, al Teatro San Carlo di Napoli, al Teatro lirico di Atene e per il Tuscia Opera Festival. Adatta per il piccolo schermo con Raffaele La Capria la commedia di De Filippo Sabato, domenica e lunedì interpretata da Luca De Filippo, Pupella Maggio, Luciano De Crescenzo e Sophia Loren che aveva già diretto anni prima in Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova…si sospettano moventi politici (1978). Nel 1992 firma Io speriamo che me la cavo con Paolo Villaggio. Dirige Ninfa Plebea (1996), Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e di politica (1996) e Ferdinando e Carolina (1999). Ha diretto vari documentari e per la TV: Il decimo clandestino (1989), da un racconto di Guareschi, con Piera degli Esposti e Dominique Sandà; Francesca e Nunziata (2001), tratto dal romanzo di Maria Orsini Natale con Sophia Loren, Giancarlo Giannini, Raoul Bova e Claudia Gerini; Mannaggia alla miseria (2009). Il suo lavoro più recente è il documentario Roma, Napoli, Venezia… in un crescendo rossiniano (2014) primo progetto in 4k prodotto dal dipartimento Strategie Tecnologiche della Rai.
Paolo Mereghetti, giornalista e critico cinematografico italiano. Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia con una tesi su O. Wells è stato collaboratore di diverse riviste quali Ombre rosse, Positif, Segnocinema, Reset e Linus. È autore del più celebre e diffuso dizionario dei film realizzato in lingua italiana, Il Mereghetti, che cura dal 1993, edito da Baldini e Castoldi. Nel 2001 ha vinto il Premio Flaiano per la critica cinematografica. Attualmente collabora con il Corriere della Sera, Radiotre e Rai 3.
Mauro Gervasini, Varese 1970. Giornalista, critico cinematografico, direttore del settimanale Film Tv e consulente selezionatore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Insegna Linguaggi audiovisivi all’Università dell’Insubria e ha firmato la prima monografia italiana dedicata al noir francese Cinema poliziesco francese, Le Mani, 2003.
Claudia Donadoni, diplomata presso l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Si laurea in Scienze della Comunicazione e dal 2007 è giornalista pubblicista. Interprete di spettacoli, autrice, ideatrice e/o conduttrice di format televisivi, settimanali di informazione e di redazionali pubblicitari e grandi eventi.